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- 3^ Domenica di quaresima annum C 2013
- "Dio è paziente con l'uomo"
- Gesù risponde: tutti peccatori! Oggi esiste una coscienza più viva del peccato sociale e dell'incidenza del peccato personale sull'andamento del mondo. Il peccato sociale non è solo quello degli altri, solo di chi governa o amministra, della sinistra o della destra: è di tutti!
- Il panorama appare desolante: popolo schiavo, popolo incapace di usare la libertà, popolo peccatore. Desolante o non, chiediamoci se risponde alla realtà: non siamo schiavi? Sappiamo far buon uso della libertà? Non siamo peccatori?...
- Questo il popolo: e il suo Dio? E' un Dio che vuole liberare; un Dio che soffre con il suo popolo e per questo vuole liberarlo. Un Dio che tollera, che educa e che se punisce questo è solo la conseguenza di premesse poste dall'uomo.
- Gesù costata la realtà del peccato universale. La successiva parabola spiega l'atteggiamento del Padre e del Figlio di fronte all'Umanità peccatrice. E' chiaro il senso del racconto: la pazienza di Dio. Una pazienza che si rinnova di anno in anno, di giorno in giorno. Dio sa di che pasta siamo fatti. Prima del diluvio universale "Dio si pentì di aver fatto l'uomo sulla terra" (Gn 6,6). Eppure alla fine del diluvio pone l'arcobaleno tra le nubi, per non più tornare a ripetere simile sterminio. "La misericordia trionfa sul giudizio" (Gc 2,13); "Dove abbondò il peccato sovrabbondò la grazia" (Rm 5,20).
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