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Aggiornamento
(2 Dicembre  2011)

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AVVENTO: TEMPO MARIANO
"Canto tradizionale dello Stellario"

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Scrivono Ratzinger e Von Balthassar che l'Avvento di fatto è un tempo mariano: "il tempo in cui Maria ha fatto spazio nel proprio grembo al Redentore del mondo, in cui portò in sé l'attesa e la speranza dell'umanità. Celebrare l'Avvento significa diventare mariani, unirsi al sì di Maria che è continuamente lo spazio della nascita di Dio, della pienezza del tempo."
 
Cosicché, se l'Avvento è il tempo che ci impegna tutti nell'attesa di Dio e nell'adempimento della speranza cristiana, Maria è colei che in modo concreto e immediato ci aiuta ad attendere e a sperare.
 
Ella ci è di sprone offrendoci un esempio nella semplicità della sua persona e della sua impostazione di vita: si tratta di una fanciulla lontana dal ricevere approvazioni della società in cui vive, per niente meritoria (umanamente parlando) delle attenzioni e della lode dei suoi contemporanei e ben lontana dalle file di nobiltà e di altisonanza sociale.
Maria è una semplice e innocua fanciulla di paese, fra le tante che si incontrano tutti i giorni, che vive il proprio quotidiano nella gestione delle comuni faccende domestiche e nel disbrigo degli uffici umili e onerosi delle massaie.
 
La sua innocenza e semplicità non le impediscono tuttavia sensibilità e prontezza di spirito, per cui non lesina su nulla quando si tratta di aderire al progetto che Dio nell'angelo Gabriele mostra di aver impostato su di lei: quando quella strana e insolita figura entra nella sua casa rivelandole quella proposta a dir poco sbalorditiva di diventare la Madre del Signore, Maria non considera la straordinarietà di quella apparizione improvvisa e non si interroga sull'entità del suo interlocutore, ovvero sulla sua attendibilità o sulla possibilità di essere preda di qualche tranello come solitamente ogni uomo sarebbe tentato di fare; neppure spasima al pensiero che la sua vita, finora modesta e tuttavia relativamente tranquilla, sarebbe stata turbata da eventi sconvolgenti.
La presenza di Maria Immacolata nella pienezza del tempo di Avvento non costituisce quindi un'infrazione alla continuità degli argomenti del nostro tempo liturgico, ma incoraggia tutti alla pratica effettiva dell'Avvento nell'eloquente esempio di una fanciulla che nella natura e nella condizione non era differente da noi e che pertanto ci è di sprone a rafforzare la fiducia e a non demordere nella speranza del Dio futuro.