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Aggiornamento
(26 Febbraio  2011)

Benvenuti nel sito di Don Mario!

Chiamami ancora amore

«È possibile conciliare il colto col popolare. Quando ci sono sentimenti veri non esistono etichette e nemmeno luoghi di privilegio. Ho tentato di fare una cosa che molti mi hanno insegnato», spiega ancora Vecchioni: «mettere insieme la testualità più alta con la melodia tipicamente italiana, che è bella e ce la dobbiamo tenere».
 
Il testo di Chiamami ancora amore è politico? «Io sono un poetastro, parlo con i sentimenti. A volte non c'entrano le idee, sono le persone che portano altre persone a sbagliare. La canzone, è la testimonianza precisa di quello che viviamo. Non è troppo di parte descrivere quello che succede nella nazione. Bisogna porgerla così alle persone, tentando di non banalizzarla mai. "Questa maledetta notte dovrà pur finire" ha due significati: il primo è una metafora semplice della notte italiana orribile, cinicamente e politicamente; la seconda è esistenziale: è quella della nostra vita quotidana interna». Sono convinto che le cose possono cambiare anche, se non soprattutto, con la forza della "Voce".
La voce di un popolo che è ancora in grado di farsi delle domande.
 
Ecco che in tale contesto mi sembra doveroso sottolineare la grande Poesia che il Prof. Roberto Vecchioni ha presentato al festival di Sanremo2011. Una canzone coraggiosa, parole che costringono a riflettere e che donano speranza per il futuro. Una vera opera umanistica. Una grande dichiarazione d'amore verso l'Uomo e il suo pensiero.
 
Mi sono domandato, di che amore parla la canzone di Vecchioni? Poi ho sentito una parola e ho capito. La canzone parla di un esodo, di un popolo che sta cercando un ritorno benedetto. È un dialogo alternato come in un salmo.
Vi è un'arca che vola in cielo, vi è un mare che si apre e inghiotte le persone, vi è la disperazione della guerra e dell'odio, vi è il deserto della solitudine, vi è la difesa del Libro, del Libro della Verità. Vi è questo Uomo che grida verso il cielo e urla ancora la sua supplica «Chiamami ancora amore - Chiamami sempre amore», che vuol dire:
Dio, chiamami-richiamami a te per essere ancora il tuo amore, il tuo figlio, Dio, chiamami-dimmi che sono ancora il tuo amore, la tua creatura simile agli angeli,
Dio, chiamami-benedicimi nel tuo amore,
Dio, chiamami-convocami davanti al tuo amore,
Dio, chiamami-accoglimi ancora e coloreremo e canteremo ancora della tua gloria il Tuo nome,
Dio, chiamami-dimmi che sono sempre e per sempre il tuo amore,
Dio, chiamami-difendi questa umanità, anche se solo ci fosse un solo uomo giusto su tutta la terra, ma per quell'uomo giusto chiamami ancora nel tuo Paradiso,
Dio, chiamami-dimmi che sono sempre il tuo amore,
Dio, chiamami-pronuncia il mio nome con cui mi conosci da prima che io entrassi nel mondo.
 
Chiamami vuol dire molte cose. È una porta aperta. Vi è la Madre, Maria, che credevamo di avere perso quando ci siamo allontanati da Dio, ma dice "credevamo" perché invece Maria è sempre lì a guidarci ma solo che noi non la vedevamo nella nostra cecità notturna, che ritroviamo nel sorriso di Dio.
Questa canzone è una supplica a Dio che si leva dal deserto morale.
È una supplica di essere sempre tra le braccia amorose di Dio per ritornare poi ancora a benedire e lodare, colorando il cielo e la terra insieme ai cori angelici.
Per il tuo Amore Dio difendi questa umanità, perché noi siamo amore come tu ci hai creato. Perché il suo è anche il mio sogno, quello di "difendere questa umanità restasse un solo Uomo". Perché la sua è anche la mia speranza, "Che questa maledetta notte dovrà pur finire, perché la riempiremo noi da qui di musica e di parole". E tutto questo, miei cari Amici, cortesemente, "chiamatelo ancora Amore".