Benvenuti nel sito di Don Mario!
Quaresima 2020
L'Origine della Quaresima: un pò di storia
Non si sa con certezza dove, per mezzo di chi e
come sia sorto questo periodo di tempo che i cristiani dedicano per la
preparazione alla pasqua. Sappiamo soltanto che ha avuto uno sviluppo lento e
progressivo.
Per praticità espositiva possiamo distinguere in maniera sintetica sei periodi
corrispondenti ad altrettante prassi liturgiche.
Il digiuno del Venerdì e del Sabato santo (fino al II secolo)
Nella chiesa primitiva la celebrazione della pasqua era anticipata da uno o due
giorni di digiuno. Comunque tale digiuno sembra fosse orientato non tanto alla
celebrazione pasquale quanto all’amministrazione del battesimo che pian piano
veniva riservata alla veglia pasquale. La prassi del digiuno era indirizzata
innanzitutto ai catecumeni e poi estesa al ministro del battesimo e a tutta la
comunità ecclesiale.
Tale digiuno non aveva scopo penitenziale ma ascetico-illuminativo.
Una settimana di preparazione (III secolo)
In questo periodo a Roma la Domenica precedente la pasqua era denominata
"Domenica di passione" e nel Venerdì e Mercoledì di questa stessa settimana non
si celebrava l’eucaristia. L’estensione del digiuno per tutta la settimana
precedente la pasqua è certa solamente per la Chiesa di Alessandria.
Tre settimane di preparazione (IV secolo)
Di tale consuetudine è testimone uno storico del V secolo, Socrate. Durante
queste tre settimane si proclamava il vangelo di Giovanni. La lettura di questo
testo è giustificata dal fatto che esso è ricco di brani che si riferiscono alla
prossimità della pasqua e alla presenza di Gesù a Gerusalemme.
Sei settimane di preparazione (verso la fine del IV secolo)
Questa preparazione prolungata fu motivata dalla prassi penitenziale. Coloro che
desideravano essere riconciliati con Dio e con la Chiesa iniziavano il loro
cammino di preparazione nella prima di queste Domeniche (più tardi verrà
anticipata al Mercoledì immediatamente precedente) e veniva concluso la mattina
del Giovedì santo, giorno in cui ottenevano la riconciliazione. In tal modo i
penitenti si sottoponevano a un periodo di preparazione che durava quaranta
giorni. Da qui il termine latino Quadragesima.
I penitenti intraprendevano questo cammino attraverso l’imposizione delle ceneri
e l’utilizzazione di un abito di sacco in segno della propria contrizione e del
proprio impegno ascetico.
Ulteriore prolungamento: il Mercoledì delle ceneri (verso la fine del V
secolo)
Verso la fine del V secolo, ha inizio la celebrazione del Mercoledì e del
Venerdì precedenti la Quaresima come se ne facessero parte. Si giunge a imporre
le ceneri ai penitenti il Mercoledì di questa settimana antecedente la prima
Domenica di quaresima, rito che verrà poi esteso a tutti i cristiani.
A partire da questa fase incominciano a delinearsi anche le antiche tappe del
catecumenato, che preparava al battesimo pasquale nella solenne veglia del
Sabato santo; infatti questo tempo battesimale si integrava con il tempo di
preparazione dei penitenti alla riconciliazione del Giovedì santo. Fu così che
anche i semplici fedeli - ovvero quanti non erano catecumeni né pubblici
penitenti - vennero associati a questo intenso cammino di ascesi e di penitenza
per poter giungere alle celebrazioni pasquali con l'animo disposto a una più
autentica partecipazione.
Sette settimane di preparazione (VI secolo)
Nel corso del VI secolo, tutta la settimana che precede la prima Domenica di
quaresima è dedicata alla celebrazione pasquale La Domenica con cui ha inizio
viene chiamata Quinquagesima perché è il cinquantesimo giorno prima di pasqua.
Tra il VI e il VII secolo si costituì un ulteriore prolungamento con altre due
Domeniche. La tendenza ad anticipare il tempo forte della quaresima ne
svigorisce in qualche modo la peculiarità.
In sintesi: allo sviluppo della quaresima ha contribuito la disciplina
penitenziale per la riconciliazione dei peccatori che avveniva la mattina del
giovedì santo e le esigenze sempre crescenti del catecumenato con la
preparazione immediata al battesimo, celebrato nella notte di Pasqua.
Auguro a tutti gli abitanti e i frequentatori del web una santa Quaresima.
Don Mario Campisi