Benvenuti nel sito di Don Mario!
Le mie omelie
Oggi,
nell'era della comunicazione digitale, al Sacerdote vengono offerte "nuove
possibilità di esercitare il proprio servizio alla Parola e della Parola.
I moderni mezzi di comunicazione sono entrati da tempo a far parte degli
strumenti ordinari, attraverso i quali le comunità ecclesiali si esprimono,
entrando in contatto con il proprio territorio ed instaurando, molto spesso,
forme di dialogo a più vasto raggio, ma la loro recente e persuasiva diffusione
e il loro notevole influsso ne rendono sempre più importante ed utile l’uso nel
ministero sacerdotale.
Compito primario del Sacerdote è quello di annunciare Cristo, la Parola di Dio
fatta carne, e comunicare la multiforme grazia divina apportatrice di salvezza
mediante i Sacramenti. Convocata dalla Parola, la Chiesa si pone come segno e
strumento della comunione che Dio realizza con l’uomo e che ogni Sacerdote è
chiamato a edificare in Lui e con Lui".
Questo sito si pone in sintonia con quanto la Chiesa
universale porta avanti già da diversi anni a proposito della "agorà digitale".
La diffusa multimedialità nell'odierno "villaggio globale" richiede ai Sacerdoti
la capacità di essere presenti nel mondo digitale nella costante fedeltà al
messaggio evangelico, per esercitare il proprio ruolo di animatori di comunità
che si esprimono ormai, sempre più spesso, attraverso le tante “voci” scaturite
dal mondo digitale, ed annunciare il Vangelo avvalendosi, accanto agli strumenti
tradizionali, dell’apporto di quella nuova generazione di audiovisivi (foto,
video, animazioni, blog, siti web), che rappresentano inedite occasioni di
dialogo e utili mezzi anche per l’evangelizzazione e la catechesi.
Attraverso i moderni mezzi di comunicazione, il Sacerdote potrà far conoscere la
vita della Chiesa e aiutare gli uomini di oggi a scoprire il volto di Cristo.
Più che la mano dell’operatore dei media, il Presbitero nell’impatto con il
mondo digitale deve far trasparire il suo cuore di consacrato, per dare un’anima
non solo al proprio impegno pastorale, ma anche all’ininterrotto flusso
comunicativo della “rete”.